La SIMG e la medicina di genere

Raffaella Michieli

ULSS 3 Serenissima, Venezia

La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) è un’associazione autonoma e indipendente nata per promuovere, valorizzare e sostenere il ruolo professionale dei medici di medicina generale, sia nella sanità italiana che nelle organizzazioni sanitarie europee e extraeuropee.

L’associazione è stata fondata nel 1982 ed ha sede a Firenze. In tutta Italia si contano più di 100 sezioni provinciali e sub-provinciali coordinate a livello regionale. L’associazione, che si propone alle istituzioni pubbliche e private quale referente scientifico-professionale della medicina generale, presta particolare attenzione alle attività di formazione, di ricerca e di sviluppo professionale continuo. La SIMG si muove anche a favore delle attività di ricerca clinica ed epidemiologica in medicina generale, oltre che nell’ambito delle valutazioni di qualità, operando inoltre nell’ambito editoriale, dell’information technology, dell’informatica, della formazione a distanza e del management della professione. L’associazione, tesa a promuovere la collaborazione sia con enti pubblici che privati, ha rapporti con le più importanti associazioni nazionali e internazionali del settore. Collabora con l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), il Ministero della Salute, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), con l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e con associazioni di settore di molti paesi europei (Francia, Svizzera, Grecia, Irlanda, Germania, Belgio, Olanda, Spagna e Portogallo) e extraeuropee (American Medical Association). Partecipa, infine, a commissioni ministeriali nazionali e della Comunità europea e a progetti comunitari. Le attività scientifiche sono organizzate in aree cliniche e in aree di supporto, facenti capo ad un responsabile nazionale di area. L’associazione si avvale inoltre, per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali di formazione, di un istituto di ricerca (Health Search) con sede a Firenze. Da diversi anni la SIMG pone attenzione alla medicina genere-specifica. Nel 2007 la Società ha pubblicato un decalogo teso a sottolineare i campi su cui la Società si impegna:

a stimolare ricerche di genere, laddove manchino;

ad attivare collaborazioni per la ricerca di genere;

a porre attenzione alle problematiche di genere (selezione del campione/effetti collaterali/...) nelle ricerche;

ad individuare in letteratura evidenze di problematiche di genere (effetto migliore/peggiore di un farmaco o di una azione preventiva o di un esame diagnostico);

a rendere pubbliche, attraverso il sito e la rivista, le differenze di genere evidenziate nelle ricerche;

a trattare temi specifici con un’ottica di genere, in tutti i congressi organizzati dalla SIMG;

a trattare i temi di genere nella rivista SIMG;

a stimolare, attraverso tutti i mezzi a disposizione, una maggior attenzione al sospetto ed al riconoscimento di possibili situazioni di violenza contro le donne e contro le categorie più deboli;

a stimolare, attraverso tutti i mezzi a disposizione, una maggior attenzione al sospetto ed al riconoscimento delle situazioni di discriminazione di genere;

la Società riconosce il bisogno di ottenere un bilanciamento nella presenza di medici di entrambi i sessi in tutti i ruoli della società ed a questo scopo si impegna nel segretariato scientifico e nelle sezioni a tutti i livelli, a stimolare la collaborazione attiva di tutte le colleghe medico di medicina generale affinché donne e uomini abbiano appropriata rappresentatività nell’associazione.

La SIMG ha pubblicato ed ha collaborato alla pubblicazione di numerosi testi relativi alla medicina di genere: La mente, il cuore, le braccia e... Guida alla salute delle donne (Dipartimento per l’informazione e l’editoria, Presidenza del Consiglio dei Ministri); La medicina di genere, la nuova frontiera della medicina (Hippocrates Edizioni medico-scientifiche); Amiche del cuore (Giunti Editore); Disease management: rischio cardiovascolare e differenze di genere (Pacini Editore).

Abbiamo partecipato alla Commissione Ministeriale Salute della Donna nel 2007 e successivamente a tutte le giornate nazionali organizzate dal Ministero.

Abbiamo partecipato alla stesura del Quaderno ministeriale sul Genere come determinante di salute.

Facciamo parte del gruppo di lavoro del Centro studi, ricerca, documentazione, medicina di genere, della FNOMCeO dal 2014.

Abbiamo percorso l’ottica dell’alfabetizzazione della categoria medica inserendo due inserti sul tema nella rivista SIMG e ne abbiamo parlato incessantemente all’interno delle sessioni congressuali sia a livello regionale sia durante il congresso nazionale annuale.

Abbiamo sviluppato un progetto nazionale contro la violenza sulle donne, denominato “Vìola”, proponendo l’esposizione di un manifesto dedicato negli studi dei medici di medicina generale, utile alle donne per sapere che possono trovare ascolto ed aiuto in quella sede.

Ovviamente si tratta di un lavoro continuo, che propone sempre nuove sfide e nuovi obiettivi, e che stiamo affrontando sia a livello nazionale che periferico con i corsi di formazione che vengono organizzati con l’Ordine dei medici e le istituzioni locali.

Il gruppo di lavoro che si occupa di questo è formato da donne e uomini di tutte le età che quest’anno, durante il congresso nazionale a Firenze hanno recitato un testo in appoggio alle manifestazioni di solidarietà contro la violenza, riportato nel riquadro.