Fibrillazione atriale e ictus: le donne più a rischio

Nelle donne con fibrillazione atriale l’ictus avrebbe ripercussioni peggiori: questi i risultati di una ricerca austriaca pubblicata su Stroke.

Uno dei principali rischi per i soggetti con fibrillazione atriale (FA) è l’ictus, che per di più in questi casi tende a essere più severo di quelli associati ad altre cause.

Si sa anche che le donne con fibrillazione atriale hanno un rischio superiore di ictus rispetto agli uomini. Non è tuttavia ben chiaro se la severità dell’ictus differisca tra uomini e donne con fibrillazione atriale.

Per approfondire tale aspetto, uno studio austriaco ha analizzato i dati relativi a 63563 pazienti con diagnosi di ictus acuto ischemico registrati nell’Austrian Stroke Unit Registry e che sono stati trattati presso le Stroke unit austriache (marzo 2003-gennaio 2016). La fibrillazione atriale è stata documentata in 18962 soggetti (29.8%) e in tali soggetti gli ictus erano più severi: ciò significa che in questi casi c’erano più probabilità di subire effetti negativi a lungo termine, come paralisi, problemi del linguaggio, perdita di memoria. Esaminando le differenze di genere, è emerso che le donne con fibrillazione subivano ictus più severi (NIH Stroke Scale, 9) rispetto agli uomini con fibrillazione atriale (NIH Stroke Scale, 6). Questa differenza di genere nella severità dell’ictus era indipendente dall’età e non era presente negli ictus non legati alla fibrillazione atriale.

“Abbiamo dimostrato che l’associazione precedentemente descritta tra genere femminile e severità dell’ictus è significativa solo in caso di presenza di fibrillazione atriale e non si estende a uomini e donne senza fibrillazione atriale”, osservano gli autori dello studio, e aggiungono: “Dal momento che l’ampiezza del deficit neurologico è il predittore più importante della disabilità funzionale a lungo termine dopo l’ictus, le differenze di genere in pazienti con fibrillazione atriale vanno approfondite. Le donne con fibrillazione atriale non hanno solo un maggiore rischio di ictus rispetto agli uomini, ma hanno anche ictus più severi”.

A questo proposito Valeria Caso, Presidente dell’European Stroke Organisation, osserva: “Lo studio dimostra chiaramente che la FA è una patologia femminile. Sapevamo già dal CHADS-VASC score che la donna fibrillante ha un rischio maggiore di ictus, ma adesso sappiamo anche che la FA causa degli ictus più gravi nella donna indipendentemente dall’età”.




Quali le implicazioni per la pratica clinica? I dati dello studio pubblicato su Stroke sono a sostegno di una maggiore adesione alle linee guida correnti. Il sottoutilizzo degli anticoagulanti orali deve essere evitato, soprattutto nelle donne. Un avvertimento la cui validità trova conferma dai risultati di un recente studio policentrico RAF (Early Recurrence and Cerebral Bleeding in Patients with Acute Ischemic Stroke and Atrial Fibrillation) pubblicato sull’European Stroke Journal che ha coinvolto 29 Stroke Unit in Europa e in Asia: “Abbiamo osservato che le donne erano trattate meno degli uomini prima dell’ictus cardio-embolico. Lo stesso fenomeno è stato osservato alla dimissione, nonostante fossero più giovani”, ci ha detto Valeria Caso che ha partecipato allo studio.

Fonti

Lang C et al. Do women with atrial fibrillation experience more severe strokes? Stroke 2017;48:778-80 doi:10.1161/STROKEAHA.
116.015900

Antonenko K, Paciaroni M, Agnelli G et al. Sex-related differences in risk factors, type of treatment received and outcomes in patients with atrial fibrillation and acute stroke: Results from the RAF-study (Early Recurrence and Cerebral Bleeding in Patients with Acute Ischemic Stroke and Atrial Fibrillation). European Stroke Journal, First Published March 1, 2017; pp 46-53.